Lunedì, 14 Agosto 2006 22:15

Abstract: "Il paradosso biblico della festa 'comandata'"

Scritto da  Gerardo

Pubblichiamo qui di seguito l’abstract dell’intervento di Leo Lestingi (Università di Foggia), dal titolo Il paradosso biblico della festa "comandata", che avrà luogo all’interno della I sessione, L'evento festivo, domenica 27 agosto, ore 9.00-13.00, in sala Tamagni.
La serie degli abstract è lungi dall’essere terminata – Stay tuned!
Leo Lestingi

Il paradosso biblico della festa 'comandata' [Abstract]


I
Ogni festa dovrebbe essere in grado di “dare tempo” al tempo, di strapparci dal suo continuo e incessante fluire. Infatti, le feste si collocano, in genere, a conclusione di un periodo: la settimana, la stagione, l’anno o altro, e sempre ne aprono uno nuovo. Le feste scandiscono il tempo segnando il termine e l’inizio. Eppure, sembra che la nostra cultura non sappia più cosa farsene di tutto ciò: la festa è sempre più in crisi e viene lentamente fagocitata dal tempo feriale, divenendo come una semplice variante complementare di quello. E’ come se oggi temessimo di spezzare, di staccarci qualitativamente dal tempo feriale, per calarci in un tempo radicalmente diverso come quello della festa in senso proprio.

II
Nell’orizzonte biblico c’è un’accentuazione insistita di comandare la festa. Questa dimensione del comando sembra essere scarsamente percepita nel mondo contemporaneo: si avverte questa dimensione come antitetica alla festa, perché sembra ovvio che non si può fare festa per dovere o in obbedienza ad un precetto.
Se è vero che la festa è espressione di una spontaneità, di una gratuità interna e autonoma, tuttavia se ci si limita a questo aspetto la festa stessa rischia di scomparire, anzitutto a causa della sua componente collettiva. L’idea di “comando”, secondo l’orizzonte biblico, porta l’idea che la festa, come ogni altra dimensione comandata, è un punto di arrivo che va conquistato e non un dato spontaneo: bisogna “imparare” a fare festa.

III
Nell’intervento, insomma, si ribadisce l’idea che le feste sono comandate o comandabili solo nel momento in cui una comunità è pre-esistente. Il senso generale del comando biblico sembra, come tutti i comandi, un “camminare” che richiede d’essere appreso e rimanda sempre a un’ulteriorità, a un “oltre” da raggiungere. Comando e attesa sono i due fuochi dell’ellissi festiva, perché senza comando non c’è attesa, e senza attesa non avrebbe significato il comando.
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